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Biografia autore
Enrico Guerra è nato a Pisa ed in Toscana ha trascorso gli ultimi anni della sua giovinezza.
Abruzzese di adozione, si cimenta nel lungo racconto dopo aver sperimentato quello breve in sei antologie.
Abituato da sempre ad esprimersi nel linguaggio poetico, di recente ha sperimentato quello della narrativa sviluppando nella forma del racconto.
 
Di seguito trovi piccole anteprime dei libri.
 
Fallax Dunes
Vicenda popolata di mummie egizie coperte da maschere d’oro, faraoni, guerrieri, narcotrafficanti senza scrupoli, maldestri segretari d’ambasciata, archeologi alla ricerca di sogni impossibili, patetici scagnozzi tutto fare, ecc. Insomma, uno cocktail di mistero, esoterismo, thrilling, romanticismo, umorismo, ironia.
Questo troverà chi leggendo questo libro avrà la pazienza e la bontà di voltarne le pagine.
 
La panchina postale
“Seguendo le storie verosimili di questi suoi anonimi antieroi ritratti nella loro quotidianità e spiati nei loro pensieri, Guerra allarga il campo della narrazione, condensando nei racconti sogni, curiosità , rancori, attese, beffe, sconfitte e impreviste felicità di un gruppo di personaggi descritti con una naturalezza capace di trasmettere una sensazione di verità al lettore.”
 
Cronache Melassiane
L. Melassiane?  Cosa significa? Si riferiscono ad una località?
A. Non è una località. Cioè lo è ma non nel senso che potresti intendere.
L. Vabbè, allora queste cronache che riferimento hanno con il termine e  di che trattano?
A. Di cose che accadono in qualunque posto.
L. Sì, certo ma riguardano cose che ti sono capitate e dove?
A. Sulla Collina di Melassa dove abito.
L. Collina di Melassa? Mai sentita.
A. Potremmo continuare così all’infinito, meglio chiarire.
L. Sì, è meglio.
A. Tempo fa inviai alcuni miei scritti per averne un parere. Poiché era pieno di melensaggini, lo ammetto, mi fu risposto: Sappiamo che risiede a Spoltore e proprio sul cucuzzolo del Paese ma non sapevamo che abitasse su di una Collina di Melassa. Il termine mi piacque. Così, tutto ciò che atteneva al luogo dove abitavo divenne “melassiano”. Ora hai capito?
L. Sì. Ora posso leggere queste tue cronache.
A. Se vuoi, accomodati.
 
Sopra e sotto lu turrione
Tra i vari rioni di Spoltore c’è quello chiamato “Rione Castello”.-
Tra i sedotti dal Rione Castello, dove abita da molti anni c’è anche Enrico Guerra, sensibile intellettuale che ha scelto Spoltore come residenza stabile. Perfettamente inserito nel contesto sociale, ama percorrere in lungo e largo le via del Paese, soffermarsi sugli spalti che denominano il Castello e cogliere, da quella ampia vista, risonanze e spunti che traspone nelle sue pagine narrative, per poi offrirle, con naturale semplicità all’attenzione dei suoi concittadini per i quali oramai è un personaggio amico.
 
Diapositive ed altri racconti
Questi racconti, scritti con insolita capacità espressiva e con forza descrittiva, si muovono in un ambito letterario originale, di narrativa “metafisica” e fortemente allegorica, che fa riflettere il lettore partendo da spunti fantastici surreali.
Quella narrativa che, dall’ottocento fino ad oggi, ha prodotto i grandi capolavori di Kafka e di Borges, trova in Enrico Guerra non un imitatore, ma un continuatore attento e originale, moderno è credibile.
 
www.tiracconto.it
Barbara Conté ed Enrico Guerra, in questa loro ultima pubblicazione in volume, ci offrono una silloge di racconti di grande suggestione, in cui l’ originalità delle trame, l’efficacia della forma letteraria, le invenzioni narrative si dispiegano all’interno di una cornice, essa stessa racconto con suspense e svelamento finale.
Lo stile scorrevole, l’ attraversamento di alcuni generi letterari (con particolare attenzione al fantastico), l’incisività della scrittura concedono al lettore veri e propri cammei, in cui risaltano la forza espressiva e i contenuti emblematici.
 
Le stagioni del nostro giardino segreto